lunedì 11 gennaio 2016

Perdere peso? Non è l'unica cosa che conta

Il sovrappeso non costituiva certo un problema per i nostri antenati: le condizioni di vita erano tali per cui il loro organismo utilizzava e bruciava tutto quello che gli veniva fornito.

Tra i tanti problemi di salute che affliggono la società industrializzata, l’obesità è uno dei più importanti, tanto che la conquista del peso forma spesso si trasforma in ossessione.

È quindi naturale che molte persone siano più che mai interessati agli aspetti dimagranti del piano dietetico per i diversi gruppi sanguigni.

La perdita di peso è uno degli effetti collaterali legati alla riarmonizzazione dei nostri processi biologici. Dato che la dieta del gruppo sanguigno a cui appartenete è quella che meglio si adatta alla composizione cellulare del vostro organismo (cioè l’opposto delle diete «una per tutti»), alcuni cibi potranno farvi dimagrire e altri ingrassare, mentre potrebbero avere l’effetto opposto in persone di gruppo sanguigno diverso.

I pazienti del dr. Peter D'Adamo spesso gli chiedono delucidazioni in merito alle diete maggiormente in voga. Una delle ultime è quella che si basa sull’assunzione di proteine, tornata recentemente alla ribalta (la Dieta Dukan).

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Peter D'Adamo
Limitando drasticamente il consumo di carboidrati, essa costringe l’organismo a ricavare l’energia che gli occorre dalla combustione dei grassi e questo determina una consistente produzione di chetoni, sostanze che indicano la presenza di un’attività metabolica molto intensa.

Non mi meraviglia constatare che la dieta iperproteica fa dimagrire soprattutto le persone di gruppo sanguigno 0 e di tipo B. Il dr. D'Adamo afferma come gli accade spesso di osservare i medesimi effetti nei soggetti di tipo A; i loro sistemi biologici, infatti, non sono in grado di metabolizzare altrettanto bene le proteine della carne.

E lo stesso accade alle persone di tipo AB, poiché nella dieta iperproteica mancano i cibi di tipo A di cui esse hanno bisogno. Al contrario, la dieta macrobiotica, che incoraggia il consumo di alimenti naturali come verdure, riso, grano intero, frutta e soia, sembra essere l’ideale per i soggetti di tipo A, perché in grado di fornire i cereali e i legumi di cui essi hanno bisogno per stare bene.

Un’ultima avvertenza: ogni volta che vi trovate di fronte a una dieta reclamizzata come efficace per tutti, siate scettici. Ascoltate il vostro gruppo sanguigno. E date il giusto peso alla vostra individualità.
Entriamo ora nel cuore del problema. Cerchiamo cioè di capire meglio il potenziale dimagrante delle diete per i diversi gruppi sanguigni.

Dovete però ricordare che il vero obiettivo del programma è la conquista della salute, cioè di un equilibrio perfetto tra peso, altezza e costituzione.

Un dimagramento eccessivo porta alla malnutrizione che, a sua volta, indebolisce il sistema immunitario: un effetto diametralmente opposto a quello che ci proponiamo di raggiungere.

Ecco perché è importante seguire il programma dietetico con giudizio. I meccanismi implicati nella perdita di peso sono intimamente legati alle modificazioni che avvengono nell’organismo quando seguiamo la dieta adatta al nostro gruppo sanguino.

Gli aspetti da prendere in considerazione sono essenzialmente due. Innanzitutto, quando aboliamo i cibi indigesti o tossici, il nostro corpo inizia subito a depurarsi dalle tossine.

Dato che esse sono accumulate soprattutto nei depositi adiposi, eliminarle significa anche spazzare via il grasso superfluo. In secondo luogo, bisogna ricordare l’effetto esplicato dai diversi alimenti sui sistemi responsabili del controllo del peso.

A seconda del gruppo sanguigno, le lectine contenute in certi alimenti possono:
  1. infiammare le pareti dell’apparato digerente;
  2. interferire con i processi digestivi, provocando gonfiore;
  3. rallentare il metabolismo, rendendo meno efficiente la combustione degli alimenti a scopo energetico;
  4. compromettere la produzione di insulina;
  5. alterare l’equilibrio ormonale, provocando ritenzione di liquidi (edema), disturbi della tiroide e altri problemi.
Ciascun gruppo sanguigno ha un proprio modo di reagire a certi alimenti; ve ne renderete conto seguendo la dieta che meglio si adatta al vostro tipo di sangue.
La prima settimana va affrontata come una specie di rodaggio. Ho osservato che, all’inizio, molti miei pazienti tendono a seguire il programma in modo rigoroso, mangiando solo i cibi classificati come benefici ed evitando anche quelli indifferenti.

Come risultato ottengono un dimagramento rapido e poco salutare. Acquistano infatti un aspetto sciupato e sofferente perché non forniscono all’organismo tutte le sostanze nutritive che gli occorrono.

Il modo migliore per iniziare il programma dietetico consiste nell’abolire del tutto solamente gli alimenti da evitare e nel ridurre il consumo degli alimenti indifferenti che contribuiscono a farvi acquistare peso. In questo modo, avrete la certezza di seguire una dieta equilibrata e riuscirete a perdere peso e non salute.

Bibliografia: Alimentazione su Misura

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